Gameromancer, Il Podcast Videoludicamente Scorretto

Ep. 213: More of the Scemi – la differenza tra sequel e more of the same

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Sinopsis

Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon La polemichetta del gotha della critica videoludica è che Death Stranding 2 è troppo uguale al primo. Al di là del fatto che è una fregnaccia (è semmai troppo uguale a The Phantom Pain, fottendosene di ogni velleità autoriale del primo), che cazzo ti aspetti da un sequel? Dov’è il limite tra oltre il quale la smetti di avere quel retropensiero per cui “poteva essere tutto sommato solo un DLC”? Sta nella quantità dei contenuti? Nel numero di gimmick che cercano di differenziare l’esperienza senza stravolgerla? Nelle stronzate che ci sono in più e nella Quality of Life che si spera che con altri 5 anni di sviluppo + il feedback del pubblico sia stata migliorata? Ci abbiamo fatto una puntata del podcast più stronzo del videoludo. Che in realtà è il more of the same di una puntata di due anni fa, ma con un take un po’ diverso. Che è quello che dovrebbero fare i cazzo di sequel, per la cronaca.